Recensioni Stampa Discografica
La stampa ha scritto
...L'interpretazione di Massimo Anfossi è deliziosa per la naturale eleganza e per un fraseggio spigliato ma non pretestuosamente brillante......Anfossi mostra di avere stile, tecnica, buon gusto. E la qualità della registrazione è ottima.....Anfossi se la cava a meraviglia e mostra un grande rispetto per il compositore, visto che non forza le strutture, non ricerca facili effetti nè fa sfoggio di virtuosismo, concentrandosi piuttosto sul suono e sul fraseggio.....La prova del nove arriva con le Bagatelle op . 126.....prova superata brillantemente, perchè Anfossi si conferma un interprete raffinato e misurato......sotto le dita di Anfossi conserva una cantabilità calda e consolatoria..........un calore emotivo di rara suggestione."
Luca Segalla RIVISTA MUSICA 2012
“Piano Works di Bruno Bettinelli...un’antologia delle sue pagine eseguite magistralmente da Massimo Anfossi…”
“...l’interprete offre una lettura estremamente minuziosa, quasi maniacale, colma di sfumature che rendono pieno merito a queste pagine. Non manca una sottolineatura coloristica e timbrica, oltre a una perspicace dimensione ritmica e a una rilevante espressione melodica.”
Alberto Cima LaProvincia-Como 2007-
“STRAORDINARIA CONCRETEZZA”
“...l’interpretazione è di grande forza e nitidezza...un mondo espressivo e di poesia non negata cui Anfossi accede con naturalezza e respiro esecutivo. Ma tutto il programma, assemblato con gusto storico e preciso…...testimonia estro d’autore e lodevole dedizione d’interprete.”
Angelo Foletto Suonare News Giugno 2007
“Pianista di indubbie capacità tecniche e di notevole intelligenza interpretativa, Massimo Anfossi regala una serie di letture incisive, contraddistinte da una accurata ricerca del suono.”
Roberto Iovino- Il Giornale della Musica Ottobre 2007
"...musica celeste nel suo fluire melodico...una forte continuità caratterizza l'intero arco creativo di Bettinelli e lo dimostra questa significativa antologia di pagine pianistiche, presentate in prima registrazione mondiale. Massimo Anfossi si rivela interprete molto abile nel rendere la singolarità dell'arte di Bettinelli, nella quale la melodia occupa sempre un ruolo di primo piano, pur spogliata di ogni aura sentimentale e romantica. Anche il carattere asettico del suono ottenuto in sala d'incisione...dà il suo contributo al nitore formale e sentimentale di questa registrazione."
Luca Segalla Musica Dicembre 2008
"Nei colori diafani della Milano tra il Pre- e il Dopoguerra vive il pianoforte di Bruno Bettinelli, uno strumento ricco di suoni,denso di soluzioni, innovatore e anticipatore.... Massimo Anfossi legge il suo repertorio come chi è capace di entrare con agio nelle architetture del maestro, senza retoriche accademiche ma con sensibilità e coscienza che anche in un panorama urbano nebbioso può nascondersi molta poesia"
Michele Coralli www.altremusiche.it Marzo 2009
"Nel cd Bruno Bettinelli: Piano Works, prodotto dalla casa discografica Ducale, il pianista Massimo Anfossi offre una raffinata interpretazione di alcuni brani del compositore milanese...Nelle cinque composizioni il lungo iter compositivo di Bettinelli si palesa anche grazie all’esecuzione meticolosamente rispettosa del testo fornita da Massimo Anfossi...Anfossi ha il pregio della cura per il particolare. L’esecuzione rispettosa del fraseggio, precisa nella scansione ritmica, e il modo sapiente di dosare i contrasti tra episodi ora liricamente distesi ora marcatamente aggressivi consentono all’ascoltatore di individuare con chiarezza nessi e snodi essenziali dell’architettura formale dei brani. L’attenzione posta da Anfossi nella resa delle minime sfumature timbriche dà infine il giusto risalto alla scrittura pianistica di Bettinelli, votata alla piena valorizzazione delle risorse espressive del pianoforte."
Anna Scalfaro www.ilsaggiatoremusicale.it 2009
FRANCESO CILEA Complete Chamber Music
Sonata op. 38 per violoncello e pianoforteTre Pezzi op. 43 per violoncello e pianoforte.
Trio per pianoforte, violino e violoncello.
Suite per violino e pianoforte.
Vassilev, Glavina, Anfossi. Agorà AG 192.1. 63’54’’
Giudizio Tecnico: OTTIMO. DDD Stereo. Studio. San Martino 8/98
Bella registrazione naturale. Il rapporto fra gli strumenti è equilibrato.
Interpretazione: OTTIMA
Disco interessante che, ad eccezione del Tema con variazioni del 1932 per violino e pianoforte, ci presenta tutta la musica da camera dell’autore. Progetto meritorio perché ci consente di dare un’occhiata ad una parte poco conosciuta della produzione di un compositore rimasto in repertorio quasi esclusivamente con le opere L’Arlesiana e Adriana Lecouvreur………Le esecuzioni sono molto musicali e improntate ad una onesta semplicità
discorsiva….La Sonata op. 38 fu composta a ventidue anni e possiede un Largo doloroso espressivo, ben tratteggiato dagli autori con una malinconia non di maniera. …...il Trio, opera di un ventenne (1886), sembra il brano più omogeneo e gli interpreti riescono bene a caratterizzare i passi brillanti,resi con musicale divertimento e i momenti più cantabili, sottolineando espressivamente le ariose e raffinate melodie dell'autore.....Sempre all'altezza gli esecutori, oltre che strumentalmente, anche nel tentativo di definire queste opere.
EnricoMeyer-Cd Classica
CILEA: Sonata en re mayor para violonchelo y piano, op. 38. Tres piezas para violonchelo y piano, op. 43. Trio en re mayor para piano, violin y violonchelo. Suite en mi mayor para violin y piano. Mario Vassilev, violin; Giulio Glavina, violonchelo; Massimo Anfossi, piano. AGORA’ AG 192.1. DDD. 63’54’’.
De las poquìsimas obras camerìsticas compuestas por Cilea se han escogito para este disco dos pàginas de juventud: el Trio (1886) y la Sonata (1888), dunque esta ultima fue revisada en 1947, y dos obras tan de su ultima etapa: la Suite (1937) y las Tres piezas, de 1949, tan sòlo un ano antes de su muerte. Todas ellas poseen un rico caudal melodico, lìneas suaves sin apenas aristas y un certo clima de melancolìa en de la expresìon; estamos en definitiva ante una musica amable, de buen gusto, solidamente construida, que refleja un mundo sonoro entre nostalgico y decadente. Asì lo han entendido los intérpretes, que se entregan a unas lecturas muy equilibradas, diàfanas y convincentes en su consunto, ayudados por una grabaciòn de extraorinaria presenzia.
D.A.V—Scherzo –Espana
Un Trio Genovese alla riscoperta di Francesco Cilea
Si dice Cilea, e subito viene da ricordarsi l’inarrivabile Magda Olivero nel rotondo arioso in La bemolle maggiore “Io son l’umile ancella” del primo atto di Adriana Lecouvreur. Ma quest’autore calabrese, però ligure di adozione (morì nel 1950 a Varazze dove si era trasferito dal 1947) artisticamente “inquadrato” tra i compositori della “Giovane Scuola”, non si è dedicato solo all’opera lirica. Ce lo ricorda un recentissimo CD “Francesco Cilea Chamber Music” pubblicato per l’etichetta milanese Agorà, nel quale un giovane Trio ligure (Mario Vassilev violino, Giulio Glavina violoncello e Massimo Anfossi pianoforte) propone un interessante quanto poco noto repertorio cameristico lasciatoci appunto da Cilea………..Vale la pena perciò di ascoltare i delicati fraseggi, lo straordinario lirismo, talvolta l’ammiccante ironia, l’equilibrio di brani come la Sonata op. 38 in re maggiore e la Suite in mi maggiore per Piano Violino e Violoncello, i tre Pezzi op. 43 per Violoncello e Piano, proposti da quest’incisione. Coinvolgente, calda e raffinata la lettura interpretativa dei tre esecutori egualmente in rilievo nei vari momenti di queste pagine da una registrazione impeccabile.
Gino Tanasini-Il Giornale
Un cd per riscoprire i capolavori di Cilea
…...va accolta con interesse una iniziativa discografica che ha per protagonista un giovane Trio genovese……..i tre artisti hanno inciso per l’Agorà quattro lavori cameristici di Francesco Cilea: la Sonata op. 38 per violoncello e pianoforte, “Tre Pezzi” op. 43 per violoncello e pianoforte, il Trio in re maggiore e la Suite in mi maggiore per violino e pianoforte. ...il Trio genovese ha offerto esecuzioni di prim’ordine esaltando la ricchezza melodica e l’eleganza della scrittura armonica. Bel suono, insieme affiatato con intelligenti soluzioni espressive: una bella prova……
Roberto Iovino-La Stampa
Pagine rare di Cilea in un CD di classe
Un disco per Francesco Cilea: tre interpreti genovesi hanno recentemente inciso un CD monografico non dedicato alle pagine liriche più note del compositore verista (che nella sua villa di Varazze trascorse gli ultimi anni della sua vita) come l’”Adriana Lecouvreur” o l’”Arlesiana”, bensì alla sua produzione cameristica. Realizzata dalla casa discografica Agorà, l’incisione propone brani per violino, violoncello e pianoforte realizzati nel corso del lungo e inconsueto arco creativo del compositore di origine calabrese….
Giorgio De Martino-Il Secolo XIX
MUZIO CLEMENTI
Sonate per pianoforte con accompagnamento di violino vol. I
Anfossi, Vassilev. Rivo Alto CRR 9812. 61’33’’.
Il precoce talento di Clementi si indirizzò fin da subito e con buoni esiti verso le composizioni pianistiche con la sua sonata in la bemolle maggiore, come si conviene ad una delle personalità pianistiche più imponenti degli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. A lui va l’immenso merito di aver istruito il genio di Bonn e di aver influenzato con le sue sonate dell’op. 12 alcuni degli stilemi fondamentali delle prime sonate per pianoforte del suo giovane allievo. Nel CD in esame sono proposte tre sonate dall’op. 3 composte da Clementi nel 1779,tutte strutturate in due tempi di carattere piuttosto brillante ed ancora lontanamente galante, secondo il lascito di J.C. Bach. In queste prime tre sonate gli esecutori forniscono una buona interpretazione……….non eccedono mai in appassionati romanticismi.
Andrea Giovanni Lucchi-Cd Classica
Pagine Salottiere
Dopo aver ascoltato questa prima selezione della vasta produzione nel genere di Muzio Clementi -autore finora associato esclusivamente alla produzione per pianoforte– si capisce che la formulazione è ancora alle prime armi, ma lo stile è già chiaramente indirizzato verso una composizione importante. Vale per Clementi (come per la prima raccolta Mozartiana, del resto) l’antica dizione di “Sonata con accompagnamento di Violino” e addirittura vale la convenzione che nei lavori in tre tempi-qui le prime due Sonate dell’op. 13 -il movimento centrale (Larghetto affettuoso e Larghetto) sia affidato al pianoforte solo, che si esprime in galanti confessioni liriche....questo carattere amabilmente salottiero, con melodie corte, ben distinti ambiti espressivi.....Š un delizioso disimpegno che rende l'ascolto un passatempo..
Angelo Foletto-Suonare
“...Con l’acribia critica che lo contraddistingue, Anfossi rifiuta recisamente questo approccio, mettendo invece in risalto la vicinanza allo stile quasi Bieder-maier di J.C. Bach.– d’altronde reso assai bene nella sua esecuzione….Disco davvero imperdibile….
“...Anfossi, Vassilev e Glavina, sono a loro perfetto agio con questi testi di straordinaria eleganza formale e di stupefacente ricchezza melodica, emerge in modo chiaro lo schietto divertimento dei musicisti….”
“...Il tocco di Anfossi, raffinato interprete,…..ha la profondità del piano ottocentesco…..come si ascolta benissimo ogni qualvolta che la partitura gli consente di allargarsi in adagi e tempi lenti. Certo quando Bolling chiede il jazz, il Quartetto del Carlo Felice non si tira indietro, e anzi esprime un passo swing di tutto rispetto..incisione perfetta per la nitidezza, per il bilanciamento degli strumenti e per la ricchezza delle dinamiche. Magnifica realizzazione, quindi meritevole di successo….”
Giovanni Choukhadarian-The Mellophonium
“...un gruppo genovese ha registrato un nuovo Cd dedicato all’artista di Cannes. Il Classic Jazz Quartet propone la “Suite for Cello and jazz piano Trio” dedicata al coreano Yo Yo Ma. Si tratta di una interessante e gustosa rilettura della Suite barocca…..Interessante per gusto espressivo e autorevolezza tecnica la lettura del gruppo genovese….”
Roberto Iovino-La Stampa
“...questa Suite for Cello and Jazz Piano Trio, scritta per il violoncellista Yo Yo Ma e qui proposta con affiatata verve dal Classic Jazz Quartet del Teatro Carlo Felice….Ottima la prova dei giovani musicisti liguri, dove spicca la cavata violoncellistica (veramente di prim’ordine quella di Giulio Glavina), ma con grande spolvero partecipativo degli altri interpreti. Fluido l’apporto pianistico di Massimo Anfossi, a suo agio anche negli interventi improvvisati, molto raffinato il colore delle percussioni di Dario Doriani…”
Gino Tanasini-Suonare